L’aveva lanciata qualche giorno fa il celeste Formigoni, la Macroregione del Nord:

Formigoni: «Il Nord diventi la Baviera italiana»

Macroregione con Veneto e Piemonte. Il presidente della Lombardia: «Non ce la facciamo più a trainare il Sud. Ne ho già parlato con gli altri governatori»

[…] «E sapete perché insisto su questo tema? Perché il Nord non ce la fa più – insiste Formigoni – Non ce la fa più a trainare il Sud. Il Governo ha appena finanziato con 343 milioni di euro il buco sanitario della Regione Sicilia. Inaccettabile. La Grecia purtroppo ce l’abbiamo in casa, è il nostro Meridione. Per questo dobbiamo trasformarci in Baviera, per bilanciare lo squilibrio».[…]

Seguito a ruota da Zaia:

Nord: Zaia, la macroregione? Sono d’accordo con Formigoni

(ASCA) – Venezia, 7 lug – ”Il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, vuole la macroregione? Sia il benvenuto”.

[…] ”Questo e’ un tema che ci coinvolge tutti, al di la’ dell’appartenenza politica”, sottolinea Zaia, per il quale ”le istanze del Nord, di fronte spending review, sono ancora piu’ evidente”. Per il presidente del Veneto, in ultima analisi, ”dobbiamo fare comunita’ per difendere il Nord”.

e quindi da Cota:

Macroregione del Nord: Cota appoggia Formigoni

Una macroregione del Nord, Cota: “Passiamo all’attuazione”“

[…] Bene, oggi siamo ad un passaggio importante perché le nostre idee vengono progressivamente condivise: questa è la fase due. La terza fase sarà attuarle”.

Con qualche anno di ritardo vagheggiano di fare quello che era nella testa di Gianfranco Miglio (anche se a lui non dispiaceva secedere, mentre Formigoni ne sarebbe … turbato). Bene, molto bene, benissimo.

Ma che ce ne facciamo di una macroregione semplicemente più grande delle altre se i vincoli con Roma ladrona restano quelli di sempre? Quindi, o la macroregione del nord si stacca fiscalmente dal resto d‘Itaglia (vedi costi standard, perlomeno) o non ci interessa (fuffa estiva; per inciso, le aziende che lo possono ancora fare stanno già, purtroppo, lasciando l’Itaglia). Formigoni, Cota e Zaia, spiegare chiaramente please !!

Segnalo tuttavia, perché clamorosa, la seguente notizia: il PDL nordico si è svegliato dal coma e sta scoreggiando, buon segno. Le convulsioni hanno preso anche il “nostro” Bond, Dario Bond. Ci vorrà tempo a sfasciare tutta la mummia, ma potrebbe essere una svolta epocale. Sono convinto che è solo aria fritta, ma è bello vedere che i vermiciattoli si sono scongelati e si contorcono (paura di perdere eh?).

Nord: Pdl, avanti tutta con macroregione Piemonte-Lombardia-Veneto

(ASCA) – Venezia, 10 ago – I capigruppo del Pdl di Regione Lombardia, Paolo Valentini, Piemonte, Luca Pedrale e Veneto, Dario Bond, proseguono nel loro lavoro congiunto rilanciando la proposta del presidente Formigoni per la creazione della maxi Regione del nord, con Lombardia, Piemonte e Veneto in prima battuta. La proposta potrebbe essere poi estesa a Liguria, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, in modo da favorire un accorpamento e una semplificazione del quadro istituzionale.

Non si tratta ne’ di uno strappo all’unita’ nazionale, ne’ di una riproposizione della ‘Padania’, che verrebbe di fatto superata – ribadiscono i tre capigruppo – ma piuttosto dell’opportunita’ di far ripartire lo sviluppo nelle Regioni che, assieme, hanno i migliori indicatori europei di produttivita’, Pil e numero di brevetti; migliori anche delle zone centrali della Germania. Un’occasione unica per rilanciare le nostre imprese, mettere in rete le Universita’, sviluppare i servizi in comune, a cominciare dal trasporto pubblico locale. La nostra vuole essere la base per una discussione seria e approfondita nei Consigli regionali cosi’ come negli altri luoghi istituzionali. Abbiamo a cuore lo sviluppo dei nostri territori e per perseguirlo serve un cambio di marcia e di mentalita’ al quale i gruppi consiliari del Pdl, e il Partito stesso, sono senz’altro pronti”.

(tratto dal BLOZ)