dal BLOZ:

Lo dice Jacques Sapir, ecoonomista, direttore del Centre d’Etude des Modes d’Industrialisation (CEMI-EHESS) ed autore di “Bisogna uscire dall’euro?” e “La demondialisation” (vedi intervista su l’Antidiplomatico; la sottolineatura colorata nella citazione sottostante è mia). Ma l’ho sempre pensato e detto, per quel che vale.

– Per concludere, come giudica le vicende della politica italiana dal novembre 2011, quando Mario Monti ha iniziato ad imporre le misure d’austerità dell’Europa?

La politica di Mario Monti consisteva nel cercare di ottenere dei risultati a breve senza preoccuparsi del dopo. Ha bloccato i pagamenti che lo Stato doveva alle imprese, ha lasciato che il credito crollasse e che gli investimenti si contraessero. Il tutto condanna nel medio periodo l’economia italiana ed è il contrario di una politica da «esperto». La fama da «tecnico» che si costruito è del tutto usurpata. Si è comportato come uno di quei politicanti di basso livello il cui nome è scomparso nelle pattumiere della storia.

Che in Itaglia si possa essere sicuri che il ragioniere, che si credeva e si crede economista, sia davvero scomparso nelle pattumiere della storia è un po’ difficile da credere, ma il senso di quell’esperimento fallimentare – fallimonti – quello sì resterà impresso vita natural durante nel cu…ore degli uomini.