Monte Piana & Monte Piano: Itinerario storico-escursionistico del Centenario (2021)

Monte Piana & Monte Piano Itinerario storico-escursionistico del Centenario Guida al Museo all'Aperto 1915-1917
Monte Piana & Monte Piano
Itinerario storico-escursionistico del Centenario
Guida al Museo all’Aperto 1915-1917
Cortina d’Ampezzo, 2021
F.to 21×12 cm – 240 pp.

390 foto d’oggi, 100 foto storiche, 18 foto aeree referenziate, carta topografica alla scala di 1:2500 con sentieri, trincee, postazioni, ricoveri in caverna, punti di interesse. Scritto, come il precedente sul Monte Piana, assieme all’amico Giuseppe Teza.

Dal paragrafo “Presentazione” del libro:
Dal 23 maggio 1915, data della dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria-Ungheria, al 3 novembre 1917, momento nel quale l’esercito italiano si ritirò dal fronte dolomitico per costituire un nuovo fronte difensivo sulla linea del Grappa, Monte Piana e Monte Piano furono teatro di sanguinose battaglie tra i contrapposti eserciti. In quel lasso di tempo, 29 lunghissimi e logoranti mesi di guerra in trincea, le ragioni di quest’ultima obbligheranno i contendenti a dar vita a un multiforme insieme di opere di difesa, ricovero e acquartieramento, indispendabili per controbattere la forza dell’avversario e contrastare quella della natura. I resti di tali opere – trincee, caverne, gallerie, postazioni, caposaldi, vedette, osservatori, baraccamenti – costituiscono una specifica categoria di elementi storici cui si dà il nome di “segni della Grande Guerra”. Nelle Terre Alte, tra le varie tipologie di “segni dell’uomo” che testimoniano il suo tentativo di addomesticare la montagna, dai sentieri ai fienili, dalle malghe d’alpeggio alle dimore di paese, i segni della Grande Guerra irruppero ineluttabili, imposti da una tragica e fatale necessità. Essi sono disseminati lungo tutto il fronte dolomitico, a tutte le quote, aride cicatrici di una Storia che nessuno avrebbe voluto vivere ma che tutti hanno dovuto subire. Questi segni della Grande Guerra, altrove condannati ad essere erosi dal tempo o fagocitati dalla vegetazione, qui sul Monte Piana e Monte Piano, invece, vuoi per lo spessore evocativo delle vicende belliche svoltesi, vuoi per la particolare e favorevole morfologia del territorio, dal 1982 costituiscono nel loro insieme il Museo all’Aperto 1915-1917. A dar vita al Museo fu uno storico ed ex ufficiale di carriera viennese, Walther Schaumann, che attraverso l’associazione da lui fondata, Amici delle Dolomiti-Dolomitenfreunde, tra il 1977 e il 1981 coordinò e diresse le operazioni di ripristino che portarono al completamento del progetto, con la contestuale realizzazione di un percorso di visita tabellato e la pubblicazione della relativa guida storico-escursionistica. Con l’approssimarsi del centenario della Grande Guerra come evento storico-culturale, spinti dal grande affetto che ci lega da sempre a questo luogo, ci demmo due obiettivi: realizzare un libro di testimonianze fotografiche dell’epoca, per buona parte inedite, e una nuova guida al Museo all’Aperto 1915-1917. Nel 2015 abbiamo dato alle stampe Monte Piana & Monte Piano – Testimonianze fotografiche della Grande Guerra nelle Dolomiti 1915-1917 (vedi aletta della quarta di copertina); con il titolo Monte Piana & Monte Piano – Itinerario storico-escursionistico del Centenario, ci cimentiamo ora con la guida.

Del libro è stato prodotto anche questo breve video di presentazione: