Come georeferenziare con semplicità gli schianti da vento sui sentieri
Facciamo che uno gira per i cavoli suoi e abbia voglia di collaborare alla ricognizione degli schianti da vento caduti sui sentieri/strade. Segnalo che il problema ha già una soluzione praticabile utilizzando un bot Telegram, @geonuebot, con dati automaticamente riversati su mappa uMap-Openstreetmap (vedi post Servizio per segnalare problemi di percorribilità sui sentieri del Parco Sentieristico di Lozzo di Cadore).
Quella soluzione prevede una connessione dati attiva che non è detto che ci sia sempre. Vediamo quindi come si può georeferenziare uno schianto (o qualsiasi altra cosa/evenienza) offline. Si parte dal presupposto che lo smartphone abbia il servizio “posizione” attivato, che l’app “fotocamera” sia configurata per registrare nella foto la posizione rilevata dal gps (funzione di geotag attivata) e che sia stato creato su Google Foto un album condiviso (qui un mio album di esempio) sul quale caricare le foto scattate (per caricare le foto bisogna usare un account Google).
Date queste premesse, chi fa la ricognizione non deve far altro che scattare la/le foto.
Una volta a casa caricherà semplicemente la/le foto nell’album condiviso (ci vuole, come detto, un account Google). Magari, una volta caricata, potrà aggiungere alla foto una descrizione sommaria della posizione e delle caratteristiche degli schianti (il gps solitamente fa il bravo, ma un’informazione di prima mano non guasta; esempio: sentiero xxx, località yyy, poco prima del tabià di Tizio, due piante da 40 circa (cm di diametro)…“.
Guardando le foto caricate nell’album con Google Foto basterà cliccare su “i” di informazioni e nella barra laterale comparirà la mappa con il marcatore nella posizione dello scatto (la dicitura “Posizione sconosciuta” che appare sopra la mappa si riferisce al nome della località nei pressi del marcatore, non alle coordinate della posizione; in Firefox la mappa potrebbe non essere visualizzata ma il link corrispondente è comunque attivo); cliccando nella mappa si potrà aprire GMaps (magari con mappa satellitare, visto che le mappe di Google fuori dai centri urbani contengono solo aria) per inquadrare geograficamente il luogo dello scatto (se cliccate sulla foto della chiesetta di Pian dei Buoi nell’album di esempio, potete poi valutare la posizione dello scatto che è… di lato alla medesima).
Se si volesse visualizzare la posizione su una mappa Openstreetmap? Basta copiare il link della mappa che riporta le coordinate del marcatore (es: per la chiesetta:
https://www.google.com/maps?q=loc:46.507003,12.406695
e sostituire nel seguente indirizzo
https://www.openstreetmap.org/?mlat=xxx&mlon=yyy&zoom=16&layers=C
le xxx con il valore della latitudine (46.507003) e le yyy con il valore della longitudine (12.406695) e voilà https://www.openstreetmap.org/?mlat=46.507003&mlon=12.406695&zoom=16&layers=C
…ecco il marcatore sulla mappa OSM (con uno sforzo minimo si può poi creare una mappa uMap – qui esempio – per monitorare nel loro insieme tutte le segnalazioni e cambiarne lo stato mano a mano che i lavori di ripristino dovessero procedere).